Revisionare Mono

Come ti revisiono un mono WP in 45 minuti e 20 €

Questo documento, più che un vero e proprio fai da te, è una rassegna fotografica sulla revisione di un mono-ammortizzatore (nello specifico un WP, ma il concetto è lo stesso qualunque sia la marca), utile per comprendere la struttura dello stesso e su quali parti è possibile agire per effettuare la revisione: come procedere è abbastanza intuitivo, comunque è bene ricordare che questo tipo di manutenzione richiede una certa manualità, esperienza ed un minimo di attrezzatura.

Venendo al succo della questione, le domande principali che ci si pone sono: Ma in cosa consiste la
revisione? Quali parti bisogna cambiare? In cosa mi sto imbattendo?

E’ bene sapere che in linea di massima le uniche cose da sostituire sono l’olio, il paraolio e … l’azoto: in particolare quest’ultimo non è sempre necessario, ma una falla, una guarnizione che sfiata o anche solo una verifica potrebbe avere come conseguenza un mono scarico (la quantità di gas contenuta nel bombolotto è davvero minima).

Se il mono ha la valvola, la ricarica si potrà effettuare agevolmente andando da un gommista (qualsiasi gommista è in grado di gonfiare i pneumatici con azoto, quindi perché non fargli caricare il nostro bambolotto?)

Questa soluzione però non è valida per tutti i mono, in quanto non tutti hanno la valvola di ricarica: infatti la valvola ha il vantaggio di una facile ricarica, ma per contro non ha una perfetta tenuta del gas nel momento dello sgancio del tubo di ricarica, e data l’esigua quantità di gas contenuta nel bombolotto, si potrebbe avere una sostanziale variazione (in negativo) della pressione prefissata. Per questo motivo le valvole non sono consigliate.

Nel caso specifico di questo mono WP non c’è la valvola ma bensì un tappo al quale collegarci un adattatore specifico a T (grazie a questo adattatore si può aprire e chiudere l’ingresso del bombolotto senza staccare il tubo di ricarica e quindi senza perdite post- ricarica).

La pressione di ricarica del gas in genere varia a seconda del mono, ma in linea di massima si attesta tra gli 8 e gli 11 bar.

Nota: l’aria comune che respiriamo contiene circa il 70% di azoto percui si potrebbe pensare di ricaricare il bombolotto con della normale aria tramite compressore, però, vista l’esigua quantità necessaria ed il costo dell’azoto relativamente basso (in genere i gommista chiedono 5-10€ per ogni ruota) sarebbe consigliabile usare dell’azoto.

NOTA: se oltre all’olio ed il paraolio ci tocca sostituire la boccola di centraggio/scorrimento o il pompante allora è meglio lasciar perdere perché la spesa sarebbe troppo elevata.

A questo punto diamo qualche piccolo consiglio utile per il procedimento di smontaggio:

La prima cosa da fare è smontare l’ammortizzatore, quindi prima di ogni cosa bisogna smontare la molla. Per farlo bisogna innanzitutto portare a zero il precarico della molla (svitando le 2 ghiere o agendo sul bambolotto idraulico per chi ce l’ha), dopo di che basta comprimere la molla (ad esempio usando una morsa o un paio di morsetti) ed aiutandosi con un cacciavite togliere il fermo della molla, potendola così sfilare.

Tolta la molla bisogna aprire il mono, e la prima cosa che ci viene in mente è: Non è che mi farò male aprendo il mono visto che c’è olio sotto pressione? La risposta è che farsi male è impossibile a meno che il mono non ci cada sul pollicione dei piedi, in quanto l’azoto è separato dall’olio da una membrana (non c’è emulsione tra azoto e olio ); l’azoto serve solo a compensare la spinta data dal pompante sull’olio, quindi smontando il tubo o togliendo il tappo uscirà solo l’olio senza che esca il gas.

Nota: l’olio ha un forte odore di solvente e brucia leggermente le mani, quindi fare attenzione.

A questo punto non ci resta che smontare in ogni sua parte il mono, facendo particolare attenzione a NON PERDERE NESSUN PEZZO (altrimenti comincerà a tuonare il cielo per le bestemmie).

Per svitare il tappo serve una chiave apposita (che ci si può auto-costruire ) o una giratubi o qualcosa di simile, ma in questi ultimi casi si rovina leggermente il tappo, quindi porre particolare attenzione.

Per smontare la ghiera di regolazione dell’estensione avvitata allo stelo è necessario bloccare lo stelo stesso in una morsa INTERPONENDO DUE PIASTRE DI ALLUMINIO, evitando così di rigarlo o graffiarlo.

Una volta rimosso il gruppo pompante si nota che è composto da una serie di lamelle superiori ed inferiori: a meno che qualcuna di queste non sia evidentemente danneggiate, è inutile smontare il gruppo pompante.

Foto 2: Mono smontato in tutte le sue parti (molla esclusa)


Foto 4: Stelo fissato al gruppo pompante , vicino c’è lo spillo del freno in estensione


Foto 6: Particolare del paraolio


Foto 8: Molle di blocco. La più grande è della boccola di centraggio, la più piccola del gruppo/ghiera di regolazione


Foto 10: Particolare del paraolio


Foto 12: Olio vecchio – 200gr


Foto 14: Molla del paraolio.

Le molle di tenuta (ad esempio quella del paraolio di Foto 14) si montano/smontando richiudendole ad anello e avvitandole/svitandole.

Nel caso non si abbia un nuovo paraolio, si può riutilizzare quello vecchio agendo sulla sua molla di tenuta: basterà infatti aprire la molla (svitandola), tagliarne un piccolo pezzo (eventualmente procedere un po’ alla volta tagliando piccole parti finché non si raggiunge il risultato desiderato) e richiuderla, ottenendo così che la molla stringerà maggiormente il paraolio sullo stelo, aumentandone la tenuta e la durata.

NOTA: quest’ultimo accorgimento può essere usato anche per i paraolio delle forcelle.

RESOCONTO FINALE:

Per il completo smontaggio e montaggio del mono (senza rimetterlo sulla moto) sono stati necessari 40 minuti, azoto compreso (8bar). La quantità d’olio necessaria è di 200gr: nella fattispecie si è usato un olio con gradazione 2.5. La spesa totale è stata di circa 20 euro (si consideri che solo l’olio WP costa una fucilata).

Realizzazione:

Foto e commenti tecnici: AZRAM Testi ed impaginazione: MCN